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Con nota protocollo 182980 del 29 Aprile scorso la Regione Lazio (Assessorato all’Urbanistica) ha restituito formalmente il piano regolatore al Comune di Bassano in Teverina dopo aver riscontrato delle grossolani errori ed incompatibilità sulla progettazione che contrasta con la normativa tecnica regionale vigente in materia urbanistica. La scelta di non aver voluto ritirare il Piano dalla Regione al momento della nostra elezione è stata dettata da una profonda responsabilità amministrativa: quella di non demolire quanto era stato fatto dalle amministrazioni precedenti ma di portare avanti i procedimenti amministrativi in corso evitando inutili ed annose perdite di tempo. L’ attuale Amministrazione Comunale ha evitato la bocciatura definitiva della variante al piano che avrebbe vanificato tutto il tempo trascorso dal 2004 (anno di approvazione del piano) ad oggi scongiurando quindi la drammatica possibilità che Bassano possa rimanere senza alcun piano per ancora dieci anni. Naturalmente numerosi incontri sono stati effettuati tra me come delegato all’urbanistica, l’ufficio tecnico comunale, l’assessore Regionale competente e i progettisti, incontri atti ad individuare una soluzione vantaggiosa per il nostro territorio, un percorso condiviso per rivedere l’intero piano e approvarlo in Consiglio entro la fine di Settembre di questo anno. L’idea che questa Giunta Comunale vuole portare avanti è quella di un piano regolatore semplice, chiaro, che permetta l’edificazione e sblocchi definitivamente questa situazione di stallo dove la cattiva progettazione di quel piano del 2004 ci aveva portato. La nota regionale, l’essere riusciti a farci rimandare senza bocciare il piano per rivederlo alla luce delle normative regionali e nazionali in materia urbanistica è un risultato importante che premia l’inesorabile azione amministrativa di questa Giunta Comunale, ma ancora di più rappresenta la pietra miliare per rilanciare Bassano in Teverina. Provvederò direttamente a fare in modo che il percorso tecnico di stesura della nuova variante non subisca ritardi, che la stessa venga redatta secondo le esigenze della legge regionale e della normativa vigente in materia urbanistica e condivisa dal tessuto sociale locale che verrà opportunamente informato e coinvolto. |